Per gli appassionati di tattoo, il Dotwork rappresenta una tecnica molto richiesta e interessante. La parola dotwork tattoo è subito associata a soggetti particolari come i mandala, geometrici, psichedelici, ornamentali o minimalisti; ma oggi non è raro vedere tatuaggi con temi differenti realizzati con questa tecnica.
Ci sono vari modi di fare dotwork tattoo perché i tatuatori sono tutti diversi e ognuno adatta la tecnica al proprio modo di tatuare. La “tecnica del Dotwork” si è evoluta nel corso degli anni , diventando sempre più minimalista e dettagliata e sempre più tatuatori si avvicinano a questo stile. Il panorama mondiale ne è ormai pieno e le richieste sono tantissime .
Chi sceglie la tecnica Dotwork per la realizzazione del proprio tattoo, ha in mente di rendere indelebile sulla propria pelle i concetti di armonia ed equilibrio e precisione; oltre che ricerca e cura dei dettagli.
Dotwork tattoo e puntinismo ottocentesco
Il termine Dotwork si compone di due parole inglesi : «Dot» che significa punto e «work» che significa lavoro, tradotto quindi letteralmente “lavoro di punto” o “lavorare con il punto”. I francesi lo chiamerebbero pointillisme, ovvero puntinismo o puntillismo, e infatti il Dotwork, affonda le radici proprio nella famosissima corrente del puntinismo , caratterizzato dalla scomposizione del colore in piccoli punti che accostati rendevano l’idea del soggetto.
La precisione del puntinismo ebbe come culla la Francia nel 1885 , ma ben presto si espanse in tutta Europa opponendosi alla fugacità dell’impressionismo.
Negli anni il dotwork è quasi sempre stato impiegato nella realizzazione di tatuaggi a stampo religioso; soprattutto in Asia ed Europa, ed è la più antica tecnica conosciuta per la realizzazione dei tatuaggi. È diventata popolare proprio grazie alla naturalezza con cui la sua estrema complessità. Si sposa bene alla possibilità di realizzare figure geometriche molto complesse con un livello di precisione altissimo.
In cosa consiste il Dotwork tattoo
La tecnica del Dotwork consiste nel realizzare tatuaggi accostando puntini di diversi colori e grandezza, che creano il chiaroscuro e profondità dando un effetto tridimensionale molto bello al disegno. I colori utilizzati sono principalmente nero e qualche tono di grigio, ma sta trovando ampio spazio anche il rosso. Grazie alle macchinette elettriche per tatuaggi, sempre più precise la tecnica di esecuzione, si è perfezionata ed è possibile essere sempre più precisi; creando tratti definiti e puliti.
Quali soggetti vengono meglio tatuati con la tecnica Dotwork
Il Dotwork è utilizzato da tatuatori che amano uno stile realista per creare profondità e bellissimi effetti 3D. Si prediligono, tendenzialmente, soggetti molto grandi, che possono estendersi su avambracci, schiena, busto, braccia e spalle , ma non si escludono anche piccoli soggetti geometrici; per esempio su collo e dorso delle mani. I temi sono principalmente figure geometriche o elementi religiosi e spirituali. Per esempio il “Mandala” della tradizione buddista , rappresentazione simbolica del cosmo, è un classico del Dotwork tattoo.
Il “Labirinto“ è un altro soggetto molto gettonato col Dotwork tattoo, scelto dalle persone misteriose e in modo particolare dagli uomini, tipico della cultura greca e celtica. Il labirinto è uno schema particolare, può essere ad una o più strade intersecate, e simboleggia la perfezione e l’integrità.
In generale soggetti di natura geometrica sono un cliché nel Dotwork tattoo, poiché la geometria è associata ai concetti di simmetria e armonia, e i tatuatori possono divertirsi creando ombre e contrasti su cubi e triangoli realizzandoli come se si staccassero dal corpo, proprio per quell’effetto 3D che il Dotwork permette.
Altri simboli particolarmente scelti sono: la “Piramide“, la cui punta simboleggia il raggiungimento di una consapevolezza spirituale; e il quadrato, simbolo di onestà e integrità morale.
Negli ultimi anni però, il Dotwork tattoo è stato ampiamente utilizzato anche per attuare stili e soggetti distanti dal mondo, siamo abituati ad inquadrarlo. Si fanno spazio dei soggetti raffiguranti mano di Fatima, dei soli e delle lune e temi più popolari, che resi con il Dotwork tattoo assumono un tono mistico.
Il Dotwork tattoo fa meno male del tradizionale tatuaggio ?
Se la tecnica è eseguita nel modo corretto la guarigione è più rapida perché grazie all’impiego di aghi più piccoli o più grossi in base all’esigenza, la pelle subisce meno lacerazione, e questo velocizza le tempistiche per la guarigione.
Per quanto riguarda il dolore ,per qualcuno il Dotwork tattoo è meno doloroso rispetto al tradizionale, mentre per altri, è uguale. Per cui per quanto concerne il dolore ognuno lo sente a modo proprio, non ci sono regole!
Le doti artistiche e l’abilità di esecuzione del tatuatore sono fondamentali per il Dotwork tattoo, pazienza e talento fuori dal comune sono requisiti imprescindibili, poiché ogni punto deve essere tatuato al posto giusto, ed è fondamentale per l’esecutore riuscire a concentrarsi su un piccolo particolare senza dimenticare la visione d’insieme del disegno
Per fare il dotwork tattoo occorre molta pazienza. È un lavoro lungo e che richiede molta precisione. Occhio e buona visione d’insieme sono fondamentali in questa tecnica, e serve mano ferma perché i punti devono essere il più puliti e precisi possibile .
Un punto fuori posto cambia la percezione visiva di una forma . Ogni punto, ogni dettaglio è importante, proprio come le piccole cose nella vita.