I Tatuaggi: la storia, quanto costano e come curarli

Cresce ogni giorno sempre di più, tra i giovani ma non solo, la moda dei tatuaggi. Nonostante ciò sono ancora pochi coloro che sanno esattamente a cosa si fa riferimento con tale espressione. Ma soprattutto sono pochi a conoscerne la storia e quindi come questo è nato e soprattutto come si è sviluppato nel corso del tempo.

Molte volte l’esigenza di soddisfare tale curiosità nasce proprio poco prima di andare dal tatuatore per effettuare il primo “tatuaggio” sulla propria pelle. E proprio per tale motivo sono molti coloro che sono soliti andare alla ricerca di informazioni sul web. Prima di vivere per la prima volta questa esperienza sarebbe quindi opportuno essere a conoscenza di tante importanti informazioni.

Bisognerebbe sapere cos’è davvero un tatuaggio, quanto costa e soprattutto come curarlo una volta effettuato. Se non curato bene infatti potrebbero nascere dei piccoli problemi. Inoltre bisognerebbe anche sapere quanto può essere rischioso se non fatto da gente competente . E quindi tatuatori professionisti che sanno bene cosa fare e soprattutto come farlo. Prima di effettuare il primo tatuaggio occorre quindi conoscerne i rischi e le controindicazioni.

Alcuni cenni storici legati all’origine dei tatuaggi

Diverse mani tatuate con tatuaggi particolati

Oggi ormai sempre più spesso si sente parlare di tatuaggi e questo perché sono davvero molti i giovani, ma non solo, che non riescono a rinunciarvi. Per molti l’idea di effettuare il primo tatuaggio nasce un po’ come un gioco ma in realtà molto spesso si trasforma in un vera e propria esigenza o desiderio che porta a farne più di uno.

Ma, quando è nato il tatuaggio? Qual è la sua storia? A tal proposito è possibile dire che a trascrivere per la prima volta il termine ‘Tattow‘ trasformato poi in Tattoo è stato il Capitano inglese James Cook molti anni fa. Ed esattamente nel 1769.

“Il termine in questione deriva nello specifico dall’espressione ‘tau-tau’, utilizzata per indicare quello che era il classico rumore che veniva prodotto dal picchiettare del legno sull’ago per poter bucare la pelle”.

In generale è comunque possibile dire che le origini del tatuaggio sono molto antiche, e nello specifico sembrerebbero risalire a ben 5000 anni fa. Esistono delle testimonianze molto antiche secondo le quali l’origine del tatuaggio sarebbe legato a molto tempo fa.

E nello specifico la più antica testimonianza è quella legata al confine italo-austriaco, esattamente sulle alpi Otzalet, dove ormai 30 anni fa ovvero nel 1991 è stato trovato il corpo congelato e ben conservato di un uomo che secondo gli studiosi sembrerebbe aver vissuto 5300 anni fa circa. Sul corpo dell’uomo in questione, soprannominato Otzi, sono poi stati trovati dei segni e nello specifico dei tatuaggi realizzati attraverso lo sfregio di carbone polverizzato sopra delle incisioni verticali della cute.

Con il trascorrere degli anni poi il “tatuaggio si è presentato sotto altre forme”, e ad esempio proprio le pitture funerarie dell’Antico Egitto mostrano la presenza di tatuaggi sul corpo delle danzatrici. Mentre i Celti, invece, erano soliti tracciarsi sulla pelle il simbolo di animali come il toro, i pesci, gli uccelli e il cinghiale come segno di devozione .

Per gli antichi romani il tatuaggio era assolutamente vietato, e veniva invece utilizzato per poter marchiare sia i criminali sia i condannati. I primi cristiani invece proprio per rendere nota la propria fede erano soliti tatuarsi sulla fronte la croce di Cristo.

Cos’è il tatuaggio e quanto è importante oggi

Tatuatore che sta effettuando un tatuaggio

Ma esattamente, a cosa si fa riferimento quando si parla di tatuaggio? Questa altro non è che l’espressione utilizzata per indicare una tecnica di decorazione corporea permanente molto antica. Tale tecnica prevedeva che venissero iniettati nello strato superiore della pelle dei pigmenti colorati.

L’obiettivo è quello di formare delle lettere, dei disegni o semplicemente dei simboli. Il pigmento colorato iniettato risiede nel derma mentre, invece, il disegno viene osservato attraverso quello che è il primo strato della pelle, ovvero l’epidermide.

Oggi possono essere diversi i motivi per i quali si sceglie di realizzare un tatuaggio sopra una qualsiasi parte del proprio corpo. Ed infatti può avere un significato solamente estetico oppure in altri casi si può scegliere di realizzare un tatuaggio per rendere indimenticabile un momento della propria vita. In generale è comunque possibile dire che oggi il tatuaggio vive un momento di rinascita molto importante, in quanto sembrerebbe essersi liberato da quelli che sono i pregiudizi ad esso legati ormai da molti anni.

È quindi possibile dire che oggi il tatuaggio ha diverse funzioni. “Viene infatti utilizzato per abbellirsi, per poter esorcizzare le proprie paure e fobie, ma anche semplicemente per comunicare uno stato d’animo (una propria emozione ecc)“.

Come curare un tatuaggio

Ragazzo con i tatuaggi seduto sulla valigia

Nel mondo, e nel caso specifico in Italia, sono davvero moltissime le persone che almeno una volta nella vita hanno scelto di tatuare una parte del proprio corpo. Ma prima di fare un tatuaggio sulla pelle occorre essere a conoscenza di una serie di importanti informazioni. A tal proposito è molto importante precisare che un tatuaggio appena fatto richiede particolari cure.

Il primo passo che dovresti fare è quello di ricordarti di non rimuovere mai la pellicola messa dal tatuatore, per almeno le prime due ore, dal momento in cui il tatuaggio viene completamente effettuato. Solamente quando questo tempo sarà trascorso e solamente una volta a casa ecco che sarà possibile rimuovere la pellicola dopo aver lavato per bene le mani.

Successivamente utilizzando dell’acqua fresca occorrerà lavare per bene la zona interessata utilizzando un detergente adatto per pelli particolarmente arrossate. È importante che la pelle respiri abbastanza,  e quindi il consiglio è quello di  asciugare la zona interessata dal tatuaggio in maniera molto delicata.

Come comportarsi la sera prima di andare a letto?  Il consiglio è quello di rimettere la pellicola per i primi 2 giorni e alternare alcuni momenti con la pellicola ad alcuni momenti di libertà in modo tale da fare respirare la pelle senza alcuna difficoltà.

“TRASCORSI I PRIMI 2 GIORNI SARÀ POSSIBILE PASSARE ALLA TERZA FASE OVVERO QUELLA DEL TRATTAMENTO DELLA ZONA INTERESSATA DAL TATUAGGIO CON UN BALSAMO LENITIVO”.

Il tatuaggio andrà lavato una volta al giorno utilizzando un detergente per tatuaggi che sia, come affermato in precedenza,  per pelli delicate e arrossate.  Ma non solo,  per almeno tre o quattro volte al giorno occorrerà utilizzare un balsamo lenitivo. In questo caso il consiglio che posso darti, è comunque quello di utilizzare un balsamo che sia stato creato proprio per il trattamento dei tatuaggi.

Il quarto passaggio importante da tenere in considerazione per la cura di un tatuaggio è quello legato all’idratazione della pelle. È, infatti, importante sapere che la parte della pelle dove viene effettuato il tatuaggio non deve mai essere secca, ma al contrario deve essere ben idratata.

Un’ottima soluzione potrebbe quindi essere quella di utilizzare dei  fluidi idratanti oppure dei gel a base di acido ialuronico.  Nel primo periodo è inoltre sconsigliata la piscina, la sauna e soprattutto occorre prestare molta attenzione a non grattare la parte interessata dal tatuaggio.

Tatuaggi ed esposizione al sole

Ragazzo che mostra il suo tatuaggio

Se la domanda che in questo momento vi state ponendo è “Dopo aver fatto un tatuaggio si può andare al mare?”: ecco che la risposta in realtà è no. “Il consiglio è infatti quello di non esporre  al sole la zona interessata dal tatuaggio per almeno 10 giorni dopo averlo fatto”.

Se invece sono trascorsi un po’ di giorni,  e quindi il tatuaggio può essere considerato un po’ più vecchio,  ecco che allora sarà possibile esporre la zona interessata al sole ma spalmando sopra di questa una crema idratante e lenitiva ma soprattutto una crema che abbia una protezione  spf 50.

Quanto costa un tatuaggio

Mani di donna e uomo con piccoli tatuaggi

Altra curiosità che molti di coloro che sono interessati a  fare un tatuaggio desiderano soddisfare è quella legata ai suoi costi.  La domanda che in molti si pongono è infatti “Quanto costa fare un tatuaggio?”. Una domanda molto complicata e alla quale difficilmente è possibile dare una risposta. Questo perché i tatuaggi non hanno tutti lo stesso prezzo ma i costi variano a seconda di vari fattori.

Nello specifico a seconda di quella che è la “dimensione del tatuaggio”, il “colore” ma anche la” zona del corpo scelta per la sua realizzazione”.  In generale è comunque possibile dire che in media il costo di un tatuaggio varia dalle 50 fino alle 350 euro.

Come affermato poc’anzi, però, più grande è il tattoo da realizzare e più alto può essere il suo costo,  anche nei casi in cui viene utilizzato un particolare tipo di inchiostro.  In questi casi quindi il tatuaggio può anche superare i 1000 euro.

I FATTORI CHE QUINDI VANNO AD INFLUENZARE IL COSTO FINALE POSSONO ESSERE:

  • 1 -Le dimensioni del tatuaggio;
  • 2 – Il colore dell’inchiostro:  infatti i tatuaggi a colori hanno un costo maggiore rispetto a quelli realizzati in bianco e nero;
  • 3 – Il tipo di inchiostro che viene utilizzato:  esistono infatti inchiostri normali e inchiostri speciali. E proprio quest’ultimi potrebbero avere un costo maggiore;
  • 4 – La parte del corpo interessata:  a seconda di dove viene realizzato il tatuaggio ecco che il costo potrà essere diverso. Questo perché alcune parti del corpo vengono considerate un po’ più complesse e quindi dolorose da tatuare. Per tale motivo richiedono anche una maggiore attenzione da parte del tatuatore. A tal proposito è possibile dire ad esempio che un tatuaggio effettuato nelle mani e nelle dita potrebbe  avere un costo iniziale di 90 euro mentre invece sui piedi non meno di 200 euro. Altre zone molto delicate sono il viso e il collo. In queste zone il prezzo iniziale potrebbe essere di 100 euro.

Inoltre la realizzazione di un tatuaggio temporaneo ha anche un costo diverso,  ed inferiore,  rispetto ad un tatuaggio permanente. Questa tipologia di tatuaggio consente di potersi divertire nella realizzazione di disegni e forme di vario colore avendo però la certezza che dopo alcuni giorni ogni segno sarà scomparso dalla pelle.

Controindicazioni e rischi dei tatuaggi

Due mani che abbracciano il dito indice

Prima di effettuare un tatuaggio occorre essere a conoscenza di quelle che sono le eventuali controindicazioni e i rischi ad esso legati. Vi sono infatti delle particolari situazioni, o condizioni, in cui il tatuaggio oltre ad essere controindicato viene addirittura sconsigliato.

Tra queste è possibile ad esempio menzionare la gravidanza oppure la presenza di particolari allergie. E ancora il tatuaggio è controindicato o sconsigliato anche per coloro che assumono dei farmaci che vanno ad alterare la pigmentazione della pelle,  per chi soffre di malattie croniche, infettive e autoimmuni,  per chi soffre di epilessia e per chi ha dei difetti di coagulazione.

Inoltre, è importante sapere che non può essere fatto alcun tatuaggio in quelle aree del corpo che sono state sottoposte a radioterapia oppure a chirurgia oppure ancora in quelle zone dove, attraverso il laser, è stato rimosso un precedente tatuaggio.

È possibile rimuovere un tatuaggio?

Tatuatore con guanti in lattice che effettua un tatuaggio sul braccio

Vi sono circostanze in cui ci si pente di aver fatto un determinato tatuaggio e il desiderio è quello di eliminarlo per sempre dalla propria pelle. Ma è possibile rimuovere un tattoo oppure no? La risposta a tale domanda è sì. E nello specifico è possibile farlo attraverso due metodi.

Il primo è quello indicato con l’espressione cover-up“, che consiste nella copertura del tatuaggio che si desidera rimuovere con un nuovo tattoo. In questo caso il tatuatore dovrà essere molto bravo in quanto dovrà andare a realizzare un nuovo disegno avente come base quello vecchio.

Il secondo metodo è quello della rimozione“, sicuramente molto più complesso e costoso. In questo caso invece non bisognerà andare dal tatuatore ma occorrerà rivolgersi ad uno specialista, e quindi ad un dermatologo. Quest’ultimo potrà procedere al trattamento attraverso tre diversi metodi:

  • Il laser: questa è la tecnica più utilizzata in quanto considerata più efficace e con meno rischi;
  • La dermoabrasione: in questo caso si fa riferimento ad una tecnica molto particolare che consiste nel levigare per bene la pelle per poter rimuovere tutti gli strati superficiali del tatuaggio. In seguito, attraverso l’applicazione di alcuni farmaci sarà possibile assorbire l’inchiostro che tramite la tecnica in questione viene riportato in superficie;
  • L’escissione chirurgica: questa è una procedura utilizzata quando invece la rimozione del tatuaggio necessita dell’ utilizzo di bisturi.  È molto importante precisare che questa procedura non viene considerata/indicata per i tatuaggi grandi.

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