Come curare un tatuaggio in estate

Se stai cercando di capire come curare un tatuaggio in estate, devi sapere innanzitutto che richiede due particolari attenzioni: pulizia della zona interessata, e idratazione della pelle. A livello fisico, il tatuaggio è un’iniezione di pigmenti nel derma, lo strato di tessuto cutaneo che si trova appena sotto l’epidermide. A tutti gli effetti, dunque, parliamo di una cicatrice. In quanto tale, è molto importante mantenere la zona interessata dal tatuaggio al riparo da eventuali agenti esterni che potrebbero danneggiarla.

Per rappresentare una parte della nostra identità, l’emozione di un ricordo che vogliamo resista nel tempo e non solo nella memoria. Il simbolo di ciò a cui aspiriamo ad essere o, più semplicemente, un piacere estetico. Ogni persona ha le proprie ragioni per decidere di farsi un tatuaggio e, molto spesso, queste ragioni nascono in modo del tutto inconscio per poi prendere una loro forma indelebile sul corpo.

Il tatuaggio fa parte di quelle pratiche che uniscono la spiritualità dell’individuo, la sua personalità, il suo carattere, al gusto estetico, rendendo il corpo della persona una tela vivente. Un fenomeno che nonostante il largo consenso ottenuto negli ultimi anni e soprattutto tra i giovani, affonda le proprie radici in una storia dalle origini antichissime. Capire come curare un tatuaggio in estate è importante per far sì che tutto questo non venga perso.

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Come curare un tatuaggio in estate, perché è importante

Bella ragazza tatuata con i capelli corti che guarda la fotocamera mentre fa il gesto dell’Ok con entrambi i pollici delle mani

Che sia in bianco e nero o a colori, che sia temporaneo o permanente, e qualunque sia la sua dimensione, i motivi per cui prendersi cura in modo puntiglioso del tatuaggio sono sempre gli stessi. Al primo posto, il tatuatore vuole evitare brutte infezioni sulla zona interessata, e il secondo motivo è non permettere che si danneggi il disegno, o che possano saltare sezioni di colore o di linee a causa di una cattiva attenzione.

Anche se delle dimensioni di una moneta, difatti il tatuaggio si effettua tramite velocissime “punture di ago” sulla pelle. Sono iniezioni, delle lesioni, in gergo medico.

Come tutte le ferite, sono sensibili ai batteri e ai germi, nonché soggette a infezioni se non si seguono delle procedure igieniche specifiche, se non si adotta l’utilizzo di “prodotti scelti appositamente per l’idratazione” e non si prendono delle precauzioni comportamentali per il periodo necessario alla ripresa della zona interessata dal tatuaggio.

Quello che non tutti sanno, purtroppo, è che “curare un tatuaggio in estate e in tutte le stagioni, ne velocizza la guarigione“. In prossimità della stagione estiva, però, il tema diventa ancora più centrale: è il periodo dell’anno in cui si suda di più e si ha voglia di stare sotto l’acqua. Sabbia, acqua salata o vestiti attillati nel caso di scarpinate in montagna, mettono a rischio la salute e una corretta guarigione del tatuaggio.

Protezione del tatuaggio appena fatto

A seduta terminata, la prassi vuole che il tatuatore disinfetti il tatuaggio appena disegnato sulla pelle e lo ricopra con un filo sottile di pellicola trasparente. In questo modo vuole evitare il contatto con tessuti, pelucchi di varia natura, polveri e microbi, su una porzione del corpo che è appena stata trattata. “Una volta conclusa la seduta, infatti, la zona tatuata risulterà più o meno arrossata e gonfia, sintomi di una normale irritazione“. Il dolore che ne deriva può durare qualche ora, o per qualche giorno a seguire.

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I prodotti per l’idratazione

Appena rientrati a casa, o circa un paio di ore dopo, è già possibile rimuovere la pellicola. Dopo aver lavato con attenzione le mani, laviamo il tatuaggio senza esporlo al getto diretto dell’acqua e con un sapone neutro con funzione antibatterica. È importante che il panno con cui andremo ad asciugare la zona sia pulito. Dopodiché, è il momento di iniziare con l’applicazione di una crema con funzione idratante e rigenerante.

Per una buona cicatrizzazione, la pelle ha bisogno di respirare. Se possibile, è bene tenere la zona libera dalla pellicola e dai vestiti attillati.

Per i primi due o tre giorni, sarà necessario ripetere questo ciclo di cure ogni 4 ore, in modo da aiutare la zona trattata dal tatuaggio a “ripulirsi” dal colore in eccesso ed iniziare il processo di cicatrizzazione.

Creme per curare un tatuaggio in estate e non solo

Crema Lenitiva specifica per la Cura del Tatuaggio con principi Attivi Bio dalle proprietà cicatrizzanti (TATTOOLICIOUS )

  • TATTOOLICIOUS Fixer: è crema lenitiva da utilizzare per la cura del tatuaggio, con principi attivi Bio e con funziona cicatrizzante. Calma il rossore e l’irritazione della zona interessata, dando il supporto necessario per una rapida rigenerazione del tessuto. Non macchia gli indumenti e si assorbe molto velocemente. È possibile applicarla tre o quattro volte al giorno. Non contiene parabeni o siliconi derivati dal petrolio.
  • La Roche-Posay Cicaplast: è un balsamo riparatore della pelle, che lenisce la zona cutanea irritata e protegge dalla secchezza. Il balsamo è adatto anche alla pelle più sensibile, non contiene alcol o profumi.
  • Bepanthenol Tattoo Crema: è una crema che crea una barriera protettiva sulla pelle ma grazie alla sua funzione traspirante lascia respirare la pelle durante il processo di cicatrizzazione.
  • Bepanthenol Tattoo contiene il pantenolo, efficace per l’idratazione della pelle. Non contiene conservanti, profumi, coloranti; è delicata anche sulle pelli più sensibili.
  • Vitamin A + Vitamin D: è una crema ricca di vitamina A e D, importanti per la guarigione della porzione di pelle interessata dal tatuaggio. La confezione è composta da bustine monouso, per evitare eccessi di prodotto o sprechi. Il prodotto mantiene la pelle umida, e il suo composto antinfiammatoria restituisce sollievo all’irritazione. È possibile applicarla due o tre volte al giorno, dover pulito con cura la ferita.

Come curare un tatuaggio in estate: altri consigli utili

Vista laterale di una donna d’affari in piedi che lavora con il tablet mentre guarda sorridente verso la fotocamera – Come curare un tatuaggio in estate

Per curare un tatuaggio in estate le attenzioni devono proseguire anche per i seguenti dieci o venti giorni. Il processo di cicatrizzazione prevede che la pelle si asciughi e successivamente sulle zone interessate dal tatuaggio inizieranno ad apparire le prime croste. “Utilizzare le creme per l’idratazione della pelle diventa una prassi fondamentale non solo per prevenire le infezioni, ma soprattutto per mantenere il colore vivo il più a lungo possibile“.

Per questo motivo è necessario evitare l’esposizione al sole o alle lampade abbronzanti. Parliamo di pelle irritata, che ha subito un trauma e in fase di guarigione. I raggi del sole, colpendo le cicatrici, potrebbero aumentare il dolore percepito e seccare eccessivamente la ferita, danneggiando e rallentando la guarigione.

Anche se sono stati studiati inchiostri che non sbiadiscono a contatto con i raggi del sole, resta concreto il rischio di reazioni fotosensibili. “Sono reazioni chimiche che alterano lo stato di salute della pelle portando ad un nuovo stadio di arrossamento, gonfiore, prurito nella parte interessata dall’inchiostro“. In alcuni casi, fino alla comparsa di un’eritema. Se non è possibile evitare l’esposizione, quantomeno coprire la zona con della crema solare.

L’utilizzo della crema solare e di quella idratante, è un consiglio che vale per tutta la vita. Una volta sulla nostra pelle, un tatuaggio è per sempre. “Trattandosi di un trauma e di inchiostro che rimane sotto lo strato della pelle negli anni a venire, dobbiamo continuare a prenderci cura della zona”. Potrebbe succedere di nuovo che a causa di colpi inattesi, distrazioni o esposizioni prolungate a calore, la zona interessata da un tatuaggio possa irritarsi. E, come quando appena fatto, pulizia e idratazione sono le parole chiave per tornare a stare bene.

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