Quante volte abbiamo visto i nostri sportivi preferiti in televisione e ci siamo sentiti ispirati, magari dal loro look, oppure dal taglio di capelli, e abbiamo percepito la volontà di copiarli. Oggi in particolare vogliamo toccare l’argomento che riguarda i tatuaggi calciatori.
Spesso quando si sta scegliendo il proprio tatuaggio veniamo condizionati non solo dai nostri gusti, ma anche da ciò che ci circonda, come la televisione, il cinema, o il mondo dello sport. In questo articolo troverai i più bei tatuaggi calciatori, ma non solo: ci divertiremo un po’ parlando anche dei più brutti tatuaggi eseguiti dai calciatori più famosi.
Tatuaggi calciatori più belli
Per darti qualche ispirazione per il tuo tatuaggio, abbiamo preparato per te una raccolta dei migliori tatuaggi calciatori. Per fortuna, infatti, gli esempi di tatuaggi calciatori più belli sono davvero tanti: gli sportivi amano infatti imprimere sulla loro pelle ogni tipo di disegno, dai ritratti dei familiari a simboli mitologici, fino a disegni di animali, ciascuno di essi ha scelto in base alle proprie passioni e inclinazioni personali.
Alcuni di questi giocatori hanno la pelle così “piena” di tatuaggi da non avere più spazio per poterne fare altri, altri, invece, ne hanno fatto solo uno. Ci sono calciatori che hanno scelto con attenzione i loro soggetti, perché abbiano un significato preciso, mentre altri li hanno scelti per un fattore puramente estetico. Vediamo perciò insieme quali sono i tatuaggi calciatori dei migliori giocatori del mondo.
I calciatori con più tatuaggi
Come sicuramente saprai, farsi un tatuaggio è una scelta molto personale, che incide non solo sul tipo di disegno, ma anche sulla quantità di tatuaggi impressa sul corpo. Per questo motivo ci sono molti calciatori che hanno deciso di riempire tutta la loro pelle di tatuaggi, mentre altri hanno deciso di rimanere più sobri. Vediamo insieme quali sono i calciatori con più tatuaggi.
Partiamo quindi dalla Danimarca, con i tatuaggi calciatori dell’atleta del Liverpool Daniel Agger. Il calciatore ha deciso di riempire schiena e braccia con tantissimi disegni, al punto che il suo corpo sembra quasi un albo a fumetti.
Notiamo un gusto evidente da parte del difensore per la cultura vichinga, sicuramente in onore del proprio paese. Sulle braccia si è fatto tatuare diversi elementi bellici a colori, fuoco e tante iscrizioni, mentre il centro della schiena ospita un antico vichingo che, a sua volta, custodisce un cimitero. In questo cimitero ci sono alcune lapidi di diverse persone, su cui troviamo una scritta in latino.
Spostiamoci ora in Francia, per conoscere un importante calciatore, che ora gioca nella prima serie russa, per il Kuban Krasnodar. Tra i calciatori più tatuati al mondo, Djibril Cissè ha tatuato nel tempo tutta la parte superiore del suo corpo, ma nessuno dei suoi tatuaggi calciatori ha una forma antropomorfica, ma ospita diverse decorazioni e simboli astratti. Sulla parte sinistra del corpo ha disegnato le macchie di un ghepardo ( o di un leopardo), mentre per il busto ha scelto diversi simboli tribali, oltre a una maschera africana, le cui decorazioni si estendono fino al braccio destro.
Dalla Francia al Portogallo: Raul Meireles è un altro che ha scelto di riempire la pelle di tatuaggi calciatori, al punto che il primo tatuaggio se lo fece fare ancor prima di aver compiuto diciotto anni. Raggiunti da poco i 30 anni, il tatuaggio che colpisce di più è quello che ha sulla schiena: un gigantesco dragone colorato, grande al punto che il calciatore l’ha dovuto far realizzare in due momenti diversi. Tra i tanti altri tatuaggi, troviamo anche l’immagine della moglie Ivone e della loro bambina, Lara.
Facendo un giro nella nostra Italia, Marco Materazzi, anche se si è ormai ritirato, continua a far parlare di sé: sul suo corpo si contano più di 25 tatuaggi, e sicuramente il più famoso raffigura la coppa del Mondo, ottenuta in Germania nel 2006, sconfiggendo la Francia ai calci di rigore.
Concludiamo poi con il re indiscusso del calcio: David Beckham. Il primo tatuaggio lo fece nel 1999 dedicandolo al figlio Brooklyn: la scritta seven (numero sette) sull’indice della mano destra, che con il tempo è diventato il suo numero fortunato. Tutti i suoi tatuaggi hanno un significato preciso, cosa che lui ritiene davvero importante.
Tatuaggi calciatori con animali
Molti calciatori a scritte e simboli particolari hanno scelto di optare per tatuaggi calciatori che rappresentano diversi animali, ciascuno con un suo particolare significato.
Matteo Politano ha deciso, ad esempio, di fare un tatuaggio davvero importante, riempiendo la schiena con la faccia di un ghepardo: un tatuaggio molto dettagliato, che gli è costato circa 8 ore di lavoro, come racconta lo stesso giocatore del Napoli su Instagram.
Si trova sempre sulla schiena il tatuaggio di Menphis Depay, che rappresenta però un gigantesco leone. Il calciatore del Lione dice ai fan che ha scelto questo animale perché lo rappresenta molto: “io sono cresciuto in una giungla. Sono un leone e sono sempre rimasto in piedi”, queste le sue parole. Ci sono volute circa 24 ore per fare questo tatuaggio, ma l’attaccante olandese è più che soddisfatto del risultato.
Altri si sono invece fatti tatuare il petto: Neymar tra i vari tatuaggi calciatori ha un’aquila che svetta sul suo petto, mentre sta guardando una partita di calcio.
Tatuaggi calciatori pieni di significato
Ci sono altri giocatori che, invece, hanno deciso di fare meno tatuaggi, ma ciascuno con un suo preciso significato. Sergio Ramos ha 12 diversi tatuaggi calciatori e ciascuno di essi rappresenta un evento che ha segnato la sua carriera. Sulla schiena troviamo un folletto che calcia un pallone, più in basso, i nomi dei suoi fratelli, Miriam e Renè. La parte esterna del bicipite sinistro, invece, ha impressa un’immagine della Vergine Maria.
La parte interna ospita due frasi in inglese, che significano “Sopravvive nella memoria dei loro vivi” e “Lo spirito dei nostri morti”, forse un riferimento agli attentati di Madrid e New York. Sull’avambraccio sinistro troviamo poi l’ex calciatore del Siviglia, Antonio Puerta, deceduto in campo, insieme alla scritta “Non ti dimenticherò mai”. Concludiamo con un tatuaggio con il suo numero fortunato, il 7 in numeri romani (VII) e i nomi dei suoi genitori, tatuati sulle mani.
Concludiamo poi con Samu Castillejo che ha deciso di far imprimere sulla sua pelle il vocabolo di una lingua morta: lo Yaghan, idioma parlato dalle tribù della Terra del Fuoco. La parola è “Mamihlapinatapai”, una delle parole più difficili da tradurre nel mondo, al punto che è stata inserita persino nel Guinness dei Primati. In particolare, questa parola significa all’incirca “guardarsi a vicenda, nella speranza che uno dei due faccia una cosa che entrambi vogliono fare, ma che nessuno ha il coraggio di iniziare per primo”.
Tatuaggi calciatori che raccontano l’amore per la famiglia
Zlatan Ibrahimovic ha scelto invece di imprimere sulla sua pelle l’amore che prova per la sua famiglia: sul braccio destro, accanto a un tatuaggio tribale, ha fatto tatuare i nomi dei suoi figli, Vincent e Maximilian. In un punto diverso (sulla pancia) Fabrizio Miccoli si è fatto tatuare le facce dei propri bambini.
Anche Lionel Messi ha deciso di rendere omaggio al suo piccolo Thiago, imprimendo il suo nome sul palmo delle mani, aggiungendolo al disegno del viso di sua madre sulla scapola sinistra. Così Mauro Icardi ha deciso allo stesso modo di dedicare i tatuaggi sul suo corpo alla famiglia, creando un tatuaggio sul polpaccio con il volto della figlia Isabella, con tanto di nome, data e orario di nascita della piccola. Sull’altro polpaccio, invece, c’è la sua figlia più grande, Francesca, anche se entrambe le figlie facevano già parte di un grande tatuaggio presente sul suo petto: una testa di leone con accanto due cuccioli, con accanto i nomi delle bambine.
Tatuaggi calciatori a sfondo religioso
Altri giocatori hanno deciso di imprimere sulla loro pelle la propria fede in Dio, legata alla morte improvvisa di un amico, oppure a una loro particolare inclinazione.
Federico Bernardeschi, ad esempio, si è fatto tatuare un disegno in omaggio al compagno di squadra Davide Astori, deceduto il 4 marzo del 2018: il numero 13, posizionato accanto alla preghiera dell’Ave Maria. A questo aggiungiamo un altro tatuaggio sul costato che rappresenta il viso di Gesù, uno dei suoi primi tatuaggi. Ma il calciatore non si è fermato qui, tatuandosi una seconda immagine del Cristo, con un tatuaggio che ricopre tutto l’avambraccio, oltre a una Madonna, con accanto altre preghiere.
Anche Simon Kjaer si è fatto fare diversi tatuaggi calciatori a tema religioso. Il difensore danese ha scelto di rappresentare sulla sua pelle l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, la S.S. Vergine Maria, oltre a una scalinata che conduce al paradiso.
Allo stesso modo Icardi, da questo punto di vista, è molto prolifico. Sulla coscia destra, infatti, troviamo il viso di Gesù, mentre sul polpaccio della stessa gamba si è fatto tatuare la scena della Sua crocifissione, rappresentandolo tra i due ladroni, Disma e Gesta. Sotto al ginocchio ci sono invece due angeli che stanno abbracciando Gesù, mentre sulla spalla sinistra troviamo la Santa Vergine con diversi angeli.
Tatuaggi calciatori più brutti
Ora passiamo alla parte più divertente: i tatuaggi calciatori più brutti della storia. Alcuni dopo qualche tempo si sono pentiti della scelta e hanno rimediato coprendo il disegno con un altro, con risultati catastrofici, mentre altri hanno dimostrato semplicemente un senso dell’umorismo davvero particolare.
Diego Perotti, ad esempio, ha deciso di coprire il bacio della sua ex fidanzata con una scarpa da calcio che colpisce un pallone, con uno che è stato definito il tatuaggio più brutto della serie A. Anche l’attaccante della Fiorentina, Cyril Thereau, ha fatto un tatuaggio con impresse le labbra della fidanzata. Speriamo che non si lascino mai. Neymar si è impresso sul corpo il volto della sorella, mentre Uros Vitas ha optato solo per bocca, occhi e naso della fidanzata.
Ci sono calciatori che invece hanno scelto punti davvero particolari su cui tatuarsi. Come Quaresma, che si è tatuato il viso intero, e Nile Ranger, che ha fatto fare un tatuaggio all’interno del labbro inferiore. Tra tutti, Daniele De Rossi può avere il titolo di idolo dei tatuaggi più ridicoli del mondo, come il nome della figlia Gaia, abbinato a due teletubbies.
Anche dei tatuaggi molto polemici possono essere annoverati tra i tatuaggi calciatori più brutti, come quello di Mario Balotelli. L’attaccante del Milan, quando giocava nel Manchester City, si è fatto tatuare una frase sul pettorale sinistro, citando l’imperatore Gengis Khan: “Io sono la punizione di Dio. Se non aveste commesso grandi peccati, Dio non avrebbe mandato una punizione come me su di voi.”
Per concludere, parliamo di Artur Boruc e la sua scimmia irriverente. Annoverato tra i tatuaggi calciatori più brutti della storia, il tatuaggio dell’ex portiere della Fiorentina rappresenta una scimmia di spalle, posizionata sull’ombelico simulando una scena non molto piacevole da guardare.
Calciatori senza tatuaggi
Ora che abbiamo guardato ogni genere di tatuaggi calciatori, dai più belli ai più brutti, da tatuaggi semplici ad altri a dir poco spettacolari, la domanda sorge spontanea: ma quindi tutti i calciatori sono tatuati?
In realtà no. Da una parte è vero che questa è diventata con il tempo una moda, per cui la maggior parte ha almeno un tatuaggio impresso sulla pelle, per raccontare dei traguardi e degli obiettivi raggiunti nella loro carriera, come nella loro vita, oppure semplicemente per decorare la pelle con un disegno particolare. Ma questo discorso non vale indistintamente per tutti i calciatori del mondo.
Alcuni giocatori semplicemente considerano il loro corpo come un tempio, e non vogliono dipingerlo con l’inchiostro, ad altri semplicemente i tatuaggi no piacciono. Tra i calciatori che non hanno neanche un tatuaggio possiamo citare Luka Modrid, del Real Madrid, Xavi, che gioca nell’ Al-Sadd, Kylian Mbappè del Psg, Andrés Iniesta, che gioca nel Vissel Kode, Iker Casillas del Porto e Cristiano Ronaldo, famoso calciatore della juventus.
Detto questo, ora che abbiamo visto insieme i più famosi tatuaggi calciatori, possiamo dire che non conta più di tanto se un disegno sia grande, particolare o ridicolo, ciò che conta sono i tuoi gusti e le tue inclinazioni. Se il disegno che hai scelto ti piace, non lasciarti influenzare dall’opinione degli altri, ma sii fiero del tatuaggio che hai scelto, perché rappresenta te stesso e la tua personalità.