Rimozione tatuaggio – metodi e risultati

Un tattoo è per sempre? A volte no! Sono tantissime, infatti, le persone che si informano su come procedere alla rimozione tatuaggio. I motivi sono diversi. Si va dall’intenzione di dimenticare una storia d’amore finita male rimuovendo piccoli tatuaggi con l’iniziale dell’ex partner, fino, semplicemente, alla volontà di dire addio a un disegno che non piace più, senza particolare implicazioni.

Se sei qui, molto probabilmente ti interessa sapere qualcosa di più sul tema e sui metodi utilizzati. Perfetto! Nelle prossime righe abbiamo raccolto alcuni consigli in merito. Non ti resta che proseguire nella lettura per scoprirli.

uomo a petto nudo prima della rimozione tatuaggio

Rimozione tatuaggi con il laser: costo e risultati

Quando si parla di metodi per procedere alla rimozione tatuaggio, un doveroso cenno deve essere dedicato al laser. Entrando nel vivo di questo approccio, attualmente tra i più diffusi, è necessario chiamare in causa due metodi. Ecco quali:

  • Picolaser
  • Q-switch

A livello generale, il funzionamento consiste in un’azione di rottura del pigmento sottopelle da parte del laser. L’inchiostro, a seguito di questa procedura, fuoriesce dai pori della pelle.

Quando si discute di rimozione di tatuaggi a Milano e in altre città con questo metodo, non si può non prendere in considerazione il tempo. Questo fattore dipende innanzitutto dalla grandezza del tatuaggio. Giusto per dare qualche numero ricordiamo che, in caso di tattoo piccoli, si parla di 4/5 sedute. Si arriva fino a 12 per i tatuaggi più grandi.

In merito all’esperienza relativa alla rimozione dei tatuaggi è il caso di ricordare che, quando si ha a che fare con la celebre tecnica del laser, è naturale sperimentare un po’ di dolore. Nulla di problematico! La zona da trattare, infatti, è interessata dall’applicazione di una crema anestetizzante.

Cosa dire in merito al costo della rimozione dei tatuaggi con il laser? Che dipende da diversi fattori, tra cui le dimensioni e la collocazione della struttura presso cui si effettua la procedura (come ricordato sul sito dell’Epicentro Iss, si tratta di un atto medico indi non può essere gestita dal tatuatore). In media, si ha a che fare con un range compreso tra i 150 e i 250 ero a seduta.

In merito ai risultati, è importante ricordare che è normale trovarsi davanti a delle bolle dopo la rimozione del tatuaggio. Si tratta del cosiddetto effetto popcorn. Nulla di grave! Alla base della sua insorgenza, infatti, c’è la frantumazione dei pigmenti. Bastano pochi giorni per accorgersi che la pelle è tornata normale e, soprattutto, del tatuaggio che appare più sbiadito. Trascorsa qualche settimana dalla seduta di rimozione tatuaggio con il laser, se ne può effettuare un’altra, proseguendo fino a quando non si ottiene il risultato desiderato.

cartello con scritta sulla rimozione tatuaggio

Rimozione tatuaggio con dermoabrasione: ecco cosa sapere

Un altro riferimento da considerare quando si parla di rimozione tatuaggio è il ricorso alla dermoabrasione. Tecnica utile quando si ha a che fare con tatuaggi di dimensioni ridotte, ha peculiarità meccaniche e, di fatto, agisce levigando la pelle. Attraverso l’uso di frese rotanti o di strumenti con superficie abrasiva, partendo dallo strato superficiale della cute si procede fino a quando non si raggiunge il pigmento a livello del derma.

La dermoabrasione per la rimozione tatuaggio ha il forte contro di essere invasiva e decisamente più dolorosa rispetto al laser. A questa problematica si può ovviare anestetizzando l’area trattata. Per quanto riguarda il post trattamento, ricordiamo la necessità di tenere l’area coinvolta dalla procedura coperta con una garza sterile per almeno 15 giorni. Se la cicatrizzazione non si concretizza in questo lasso di tempo, anche per di più.

Doveroso è fare presente che, dal momento che in questo caso di parla di evidenti cicatrici dopo la rimozione dei tatuaggi, i medici estetici tendono a consigliare il laser tutte le volte in cui è possibile.

donna che andrebbe incontro ad un alto rimozione tatuaggi costo

Rimozione tatuaggio prima e dopo: i risultati con la chirurgia

Il mondo della rimozione tatuaggio comprende diverse sfaccettature. Tra queste, spicca anche l’approccio chirurgico. Quando ricorrervi? Ecco alcune indicazioni:

  • Tatuaggio particolarmente piccolo e con un disegno complesso;
  • Tattoo molto colorato.

Da prendere in considerazione solo quando si ha a che fare con aree della pelle circoscritte, la chirurgia per la rimozione dei tatuaggi richiede chiaramente il ricorso all’anestesia locale nell’area trattata. A seguito della rimozione della parte di pelle interessata dalla presenza del disegno, si ricorre alla sutura chirurgica dei lembi di pelle.

Sempre in ambito chirurgico, è doveroso un cenno alla criochirurgia. Queste tecnica, come forse già sai, trova indicazione con successo in diverse circostanze. Tra queste, spicca l’eliminazione delle verruche soprattutto ai piedi. Sì, può essere considerata un riferimento valido anche quando si parla di esperienze nella rimozione dei tatuaggi.

Cosa prevede di preciso? Questa tecnica di rimozione tatuaggio vede il ricorso all’azoto liquido applicato nelle zone della pelle interessate dalla presenza del disegno. Si arriva così alla necrosi dei tessuti. Dal punto di vista dei risultati non è il massimo. Come mai? Il motivo è molto semplice ed è legato al fatto che si può andare oltre, coinvolgendo anche le aree dove non c’è il tattoo. Ciò porta, di riflesso, a esiti cicatriziali tutt’altro che piacevoli dal punto di vista estetico.

giovane donna che non ha fatto ricorso ad alcuna procedura di rimozione tatuaggio

Rimozione tatuaggi esperienze: conclusioni

Conoscere le principali tecniche a cui fare riferimento in caso di rimozione tatuaggio è fondamentale. Lo è altrettanto essere consapevoli del fatto che, salvo eccezioni riguardanti le allergie, l’approccio più praticato è quello del laser. Come accennato nelle righe precedenti, oggi come oggi sono sostanzialmente due le tipologie esistenti. Grazie ai già citati laser Q-switch, si ha a che fare con i vantaggi della fototermolisi selettiva.

Meccanismo descritto per la prima volta negli anni ’80, permette di agire su una determinata zona della pelle – nel nostro caso quella interessata dalla rimozione tatuaggio, ma funziona anche per i peli superflui – evitando di procurare danni al tessuto circostante. Ciò significa che non si ha a che fare con le problematiche legate ai metodi elencati nelle righe precedenti.

Concludiamo rammentando che, grazie ai laser di ultima generazione oggi disponibili – caratterizzati da impulsi brevissimi, nell’ordine dei picosecondi – è possibile trattare con successo anche tattoo la cui rimozione con laser più datati non è riuscita benissimo.

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