Cura del tatuaggio: come fare e come risolvere i problemi ad esso legati

Scegliere di realizzare sulla propria pelle un tatuaggio, significa prendere una decisione molto importante, e per tale motivo occorre valutare per bene ogni dettaglio che la riguarda per la cura del tatuaggio. Oltre a prestare molta attenzione alla scelta del disegno, e alla zona del corpo in cui realizzarlo, ecco che occorrerà anche raccogliere tutte le informazioni considerate necessarie per  far si che il tatuaggio venga curato per bene.

Proprio la cura del tatuaggio viene infatti considerata, dopo  la realizzazione del disegno, la parte più importante alla quale quindi prestare molta attenzione. Soprattutto se si vuole evitare che il tatuaggio possa fare infezione e soprattutto per far sì che possa mantenersi perfetto anche nel tempo. Occorre quindi sapere bene come intervenire proprio a partire dalle ore successive alla realizzazione del tatuaggio.

Ma non solo, occorre sapere bene cosa fare e cosa non fare dopo aver fatto un tatuaggio; come curarlo e quali problematiche possono presentarsi in alcuni casi. Dopo aver fatto il  tatuaggio può infatti apparire gonfio, o addirittura fare infezione. In questi casi bisogna avere, quindi, chiaro in mente come intervenire: cosa molto importante per evitare che la situazione possa peggiorare. Prima di  prendere appuntamento con un tatuatore, il consiglio è quindi quello di cercare e trovare tutte le informazioni necessarie.

Cura del tatuaggio: alcune considerazioni preliminari

Ragazza in modalità cartoon tatuata sul braccio – Cura del tatuaggio

Prendersi cura del tatuaggio è molto importante affinché questo possa rimanere intatto e allo stesso tempo per evitare che possano presentarsi delle complicazioni.  Il tatuaggio , piccolo o grande che sia,  è da considerare sempre una ferita! E proprio per tale motivo occorre fare il possibile per prendersene cura nel migliore dei modi.  Anche per poter accelerare e garantire il processo di guarigione. Un ottimo modo per prendersi cura del tatuaggio potrebbe essere quello di seguire i consigli che solitamente vengono forniti dai tatuatori; ma in generale esistono comunque delle linee guida da poter seguire.

Proprio dopo la realizzazione del tatuaggio, ecco che il tatuatore è solito applicare un po’ di vasellina sul disegno e successivamente è solito applicare della pellicola trasparente proprio per coprire la zona interessata ed evitare che la ferita possa entrare in contatto con della polvere, o comunque con batteri. Dopo circa 2 o massimo 4 ore dalla realizzazione del tatuaggio la pellicola andrà rimossa in modo tale da consentire alla pelle di poter respirare. Dopo aver lavato per bene le mani occorrerà togliere la pellicola  e lavare il tatuaggio con dell’acqua pulita e tiepida ed applicare un sapone neutro.

Utilizzando un asciugamano pulito e non ruvido occorrerà tamponare il tatuaggio e successivamente bisognerà poi applicare una crema adatta. Attenzione però, vi sono delle “creme considerate non adatte per la cura del tatuaggio“: ovvero la vasellina, le creme profumate,  creme antibiotiche e cortisoniche! Ed infine le pomate a base di alcool.  Questo procedimento andrà  effettuato per un minimo di 3 ed un massimo di 5 volte al giorno; fino a quando il tatuaggio non sarà completamente guarito.

Quanto tempo impiega il tatuaggio per guarire? In generale il processo di guarigione ha una durata di  30 giorni  ma vi sono alcune parti del corpo in cui tale processo può risultare un po’ più lento. In generale potranno volerci tra le 2 e le 4 settimane.

Cosa fare dopo aver fatto un tatuaggio

Donna tatuata che alza una tazza da tè

Dopo aver fatto un tatuaggio occorre saper bene cosa fare e cosa non fare in modo tale da evitare che i tatuaggi possono fare infezione , gonfiarsi, rigettare colore o addirittura cambiare colore. Quando si arriva a casa dopo la realizzazione del tatuaggio come bisogna comportarsi?  Come affermato poc’anzi occorrerà prima di tutto attendere qualche ora e successivamente rimuovere il bendaggio effettuato dal tatuatore e procedere lavando la zona interessata con un sapone antibatterico. Successivamente bisognerà poi applicare uno strato di crema specifica.

Durante il lungo processo di rimarginazione della ferita occorrerà anche prestare molta attenzione alla cura del tatuaggio in modo tale da evitare che possa fare infezione o comunque che possano sorgere delle complicazioni. Durante tale periodo il consiglio è quello di lasciare respirare il tatuaggio, evitando quindi dei bendaggi realizzati con pellicole garze. Ed applicare una pomata adatta per tre o quattro volte al giorno prestando però attenzione a non strofinare il tatuaggio. Per due volte al giorno invece bisognerà lavare la zona interessata utilizzando un sapone antibatterico.

Cosa non fare invece dopo la realizzazione di un tatuaggio e durante il periodo di rimarginazione della ferita?  Prima di tutto bisognerà prestare attenzione a non rimuovere le croste che alcuni giorni dopo la realizzazione del tatuaggio inizieranno a comparire. Quando infatti arriverà il momento giusto queste tenderanno a staccarsi da sole.  E ancora, bisognerà evitare di grattare il tatuaggio perché non solo si rischia di graffiarsi ma soprattutto si rischia di infettare la ferita.

Quando il prurito diventa difficile da sopportare il consiglio è quello di applicare un sottile velo di crema e massaggiare la zona  delicatamente. E poi ancora bisognerà assolutamente evitare la piscina, il mare e l’eccessiva esposizione ai raggi del sole.  In ultimo occorre anche evitare che il tatuaggio possa entrare in contatto con peli di animali o con ambienti particolarmente sporchi.

Come avere cura del tatuaggio

Ragazzo tatuato che si copre il viso con le mani – Cura del tatuaggio

Un “tatuaggio appena fatto” è molto delicato, e per tale motivo è importante sapere come curarlo per evitare che possano presentarsi delle brutte infezioni. Se infatti mentre ci si trova all’interno dello studio del tatuatore è sicuramente una sua responsabilità prendersi cura del tatuaggio ecco che una volta usciti dallo studio sarà una propria responsabilità.  I primi giorni che seguono  la realizzazione del tatuaggio sono molto importanti e proprio per tale motivo occorre essere a conoscenza di tutte quelle informazioni considerate necessarie per una buona cura della ferita.

Prima di ogni cosa bisognerà  prestare attenzione alla pulizia della zona interessata.  Per lavare il tatuaggio il consiglio è quello di utilizzare un sapone con ph neutro. E anche se inizialmente toccare la zona del corpo tatuata può risultare fastidioso ecco che il risultato ottenuto nel corso delle settimane sarà sicuramente sorprendente.  Idratare la pelle a fondo è assolutamente necessario e per raggiungere tale obiettivo ecco che la soluzione giusta potrebbe essere quella di utilizzare il Bepanthenol. Stiamo infatti parlando di una crema oleosa considerata ideale sia per lenire la parte del corpo considerata ‘sensibile’ ma anche per idratare a fondo la pelle. In alternativa a tale crema sarà possibile utilizzare una qualsiasi crema idratante inodore.

Durante le prime notti successive alla realizzazione del tatuaggio ecco che per proteggere quest’ultimo è consigliato utilizzare la pellicola trasparente. In questo modo si potranno tenere lontani i batteri e consentire che il tatuaggio possa guarire velocemente. Attenzione però, ogni volta che verrà lavato il tatuaggio occorrerà procedere cambiando la pellicola. “Si potrà evitare di mettere la pellicola solamente quando il tatuaggio sarà finalmente guarito“. E quindi nel momento in cui i pezzetti di pelle smettono di staccarsi. Inoltre bisognerà prestare molta attenzione a non grattare in caso di prurito. Se non si rispettano tali regole il rischio è che il tatuaggio possa infettarsi.

Quali problemi possono capitare

Tatuatore professionista che effettua un tatuaggio al braccio del suo cliente

Il tatuaggio è sicuramente molto bello da vedere ma allo stesso tempo, se non fatto bene oppure se non curato nel migliore dei modi, può provocare la comparsa di alcuni disturbi.  Per la realizzazione del tatuaggio viene infatti iniettato dell’inchiostro sotto la pelle e nello specifico nel derma. E in alcuni casi possono presentarsi alcuni problemi che a loro volta possono essere provocati dal tatuatore oppure dalla persona tatuata.

Quelli più conosciuti sono 5, e nello specifico:

  • il Blow out: espressione utilizzata per indicare un fenomeno chiamato anche sbollatura. Questo è un problema provocato dal tatuatore e si verifica quando l’inchiostro arriva a penetrare nell’ipoderma.  In questi casi si presenta attorno al tatuaggio una specie di alone e non è possibile rimediare se non coprendo appunto tutta la parte interessata;
  • Migrazione: quando invece il sangue della persona tatuata è troppo fluido si presenta questo fenomeno.  In questo caso l’inchiostro tende ad espandersi;
  • Capillarizzazione: anche questa è una problematica non legata al tatuatore ma alla persona tatuata.  Nello specifico  si verifica quando i capillari della persona tatuata sono un po’ troppo in superficie e quindi l’inchiostro entra al loro interno andandoli a colorare e di conseguenza mettendoli in risalto;
  • Over Job:  questo problema invece tende a verificarsi quando la pelle viene un po’ troppo stimolata, tanto che inizia prima a scaldarsi e successivamente ad arrossarsi fino al punto di lacerarsi.  Notare questo fenomeno è già possibile durante la realizzazione del tatuaggio a causa dell’eccessivo sanguinamento;
  • Cheloide: questo è un problema abbastanza diffuso e si verifica quando il tatuaggio risulta essere in rilievo a causa di un fenomeno definito di iper-cicatrizzazione. Cosa può provocare tale disturbo? In questo caso il problema potrebbe essere legato al cliente e alla sua pelle ma anche alla mano del tatuatore un po’ troppo pesante.

Cura del tatuaggio e come risolvere i problemi ad esso legati

Ragazza vestita con vestito da sposa con un tatuaggio sul braccio destro – Cura del tatuaggio

Quando il tatuaggio è gonfio, come intervenire? Prima di tutto è molto importante precisare che quando il tatuaggio è appena fatto è normale che appaia un po’ gonfio.  Ma se tale gonfiore si verifica molti giorni dopo la sua realizzazione oppure a distanza di mesi allora significa che qualcosa non va per come dovrebbe.

Il tatuaggio può essere gonfio perché infiammato dall’infezione oppure a causa dell’allergia.  Una volta individuata la causa sarà possibile procedere con la sua cura.  Nel caso in cui il tatuaggio sia infiammato e infetto occorrerà rivolgersi ad un medico che potrà individuare la causa dell’infezione e quindi se batterica, da virus oppure fungina. Quindi, nel primo caso basterà applicare una pomata antibiotica con acido fusidico oppure bacitracina. Nel secondo caso invece basterà mantenere una corretta igiene della zona infetta. Nell’ultimo caso invece un’ottima soluzione potrebbe essere quella di applicare degli unguenti antimicotici.

Quando invece il gonfiore e l’infiammazione è causata da allergie la giusta soluzione potrebbe essere quella di assumere degli antistaminici. Tra questi ad esempio cetirizinabilastina idrossizina. In presenza di sintomi abbastanza intensi e gravi ecco che il medico, e nello specifico il dermatologo, potrebbe prescrivere al paziente l’applicazione sulla zona interessata di una crema di corticosteroidi. Un’ottima soluzione per ridurre il tatuaggio gonfio e allo stesso tempo la sensazione di prurito.

Per alleviare comunque l’infiammazione dovuta alla realizzazione del tatuaggio potrebbe rivelarsi molto utile utilizzare degli unguenti curativi  per poter disinfettare appunto la zona in cui il tatuaggio è stato realizzato. Poi ancora è consigliato smettere di utilizzare delle creme idratantievitare di bagnare frequentemente l’area e applicare del ghiaccio sul tatuaggio gonfio in modo tale da ridurre l’infiammazione. In questo caso però  occorrerà prestare attenzione a non applicare direttamente il ghiaccio ma farlo utilizzando un panno oppure effettuando degli impacchi.

Come evitare che il tatuaggio si infetti

Coppia tatuata che si danno la mano all'aperto

Evitare che il tatuaggio si possa infettare o infiammare non è complicato. Come affermato in precedenza occorrerà mantenerlo coperto nelle ore successive alla sua realizzazione mentre invece nei giorni successivi occorrerà lavarlo per due o tre volte al giorno soprattutto per il primo mese.  Poi ancora occorrerà utilizzare una specifica crema per tatuaggi, e nello specifico delle creme cicatrizzanti come ad esempio  il “bepanthenol”. E soprattutto proteggere il tatuaggio dal sole in quanto l’esposizione ai raggi solari può irritare la pelle e provocare la perdita di colore e di lucentezza dello stesso tatuaggio.

Particolare attenzione occorrerà prestarla anche durante il momento doccia. Infatti,  bisognerà evitare che sul tatuaggio e la zona interessata possano cadere shampoo e sapone, ed inoltre bisognerà anche evitare di strofinare la zona con un asciugamano. In ultimo è molto importante ricordarsi di lasciare il tatuaggio all’aperto e quindi far respirare la pelle.  Se infatti nelle prime ore successive alla realizzazione del tatuaggio è importante mantenere la pellicola, ecco che trascorse 24 ore occorrerà invece tenere il tatuaggio all’aperto evitando che  possano nascere delle infezioni.

A seconda della zona del corpo tatuata occorrerà poi evitare che sia compressa.  Nel caso in cui, quindi, il tatuaggio venga realizzato ad esempio sul braccio, sull’addome o sulla gamba, il consiglio è quello di evitare di indossare degli abiti che possano andare a comprimere tale zona. Al contrario, invece, è consigliato indossare degli abiti larghi.

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